Il progetto nasce dalla strettissima collaborazione con la direzione della Casa di Reclusione I.C.A.T.T. Di Eboli. L’obiettivo è stato fin da subito mettere al centro le persone che popolano la struttura detentiva. Per fare ciò si è ritenuto necessario dividere il progetto in due fasi ben distinte. Durante la prima fase il fotografo ha avuto dei colloqui individuali durante i quali ha ascoltatole storie dei dieci partecipanti, fino ad instaurare un rapporto di reciproca fiducia e confidenza.
Nella seconda fase, strettamente fotografica, si è proceduto col chiedere ai ragazzi di posare per un ritratto. Successivamente si sono realizzate fotografie che descrivono il vivere quotidiano all’interno di un istituto come l’I.C.A.T.T. Di Eboli.
Ad oggi sia il rapporto con la direzione della casa di reclusione e sia quello con i ragazzi prosegue.