Nel cuore del Cilento, e in particolare nei paesi sul Monte Stella, c’è una tradizione millenaria. Come in molte zone del sud Italia e del sud della Spagna, anche qui i riti della Settimana Santa affondano le radici in un lontano passato. A differenza di altri rituali, qui le strade non si colorano di rosso sangue e i confratelli non sono figure incappucciate che incutono paura. I confratelli sono uomini, e negli ultimi anni anche done a causa della emigrazione dei giovani verso le città del nord, che cantano il loro dolore al sepolcro di Gesù morto facendo visita a chiese e cappelle dei paesi vicini. Le confraternite più antiche, e quindi le più blasonate, risalgono al XII sec. e cantano il loro dolore in latino.